Si sa: il mondo digitale muta ad una velocità davvero impressionante. Ciò che ieri era valido, oggi non lo è più: questo è dovuto al fatto che tutto è in costante aggiornamento. L’algoritmo, ovvero l’insieme di regole ed istruzioni che fa funzionare correttamente i mezzi digitali, cambia e viene migliorato. Questi miglioramenti, ovviamente, vengono apportati per rendere più fluida l’esperienza dell’utente, ovvero di tutti noi che usiamo questi mezzi. Fra tutte le cose che un tempo funzionavano e che ora non vanno più sul piano SEO c’è di certo il keyword stuffing, che può essere tradotto con “imbottitura di parole chiave”.
In questo articolo te ne voglio parlare ampiamente, proprio perché so che, purtroppo, alcuni ancora insegnano ad utilizzarlo, come se fosse la tecnica delle tecniche per scalare la SERP. Continua a leggere per capire come NON devi inserire le parole chiave nei tuoi testi.
Che cos’è il keyword stuffing?
Il termine keyword stuffing potrebbe essere tradotto con “imbottitura di parole chiave”. Questa semi-definizione ci rivela già qual è il punto focale di questa pratica: l’inserimento massivo di parole chiave. Nei tempi in cui l’algoritmo di Google era un po’ meno “sveglio”, se così vogliamo definirlo, ripetere numerose volte le keywords scelte era uno dei migliori metodi con cui potersi posizionare in prima pagina. Dobbiamo dire anche che la concorrenza era molto più bassa, solo pochissime persone conoscevano questi “trucchetti” e le pagine web erano di gran lunga in numero minore. Pensa che la parola chiave veniva addirittura nascosta all’interno del codice del sito!
Perché il keyword stuffing non funziona più?
Negli ultimi anni l’algoritmo che permette il funzionamento di Google e la distribuzione dei contenuti è cambiato molto. A seguito di diversi aggiornamenti, infatti, è diventato molto più bravo nella fase di riconoscimento del fenomeno del keyword stuffing e di tanti altri “trucchetti” che venivano utilizzati per emergere più velocemente. Nell’ultimo anno si sono susseguiti aggiornamenti davvero importantissimi in questo senso, che hanno completamente reso inutile questa pratica. Google ora, infatti, predilige sempre contenuti scritti per gli utenti, che danno delle risposte alle loro domande in modo completo. Inoltre, è diventato così intelligente da saper riconoscere i contenuti duplicati e quelli scritti completamente dall’AI, premiando solo quelli redatti ex novo.
Quante volte si deve inserire la parola chiave?
Ora infrangerò una delle credenze più grandi che si hanno sulla SEO: non esiste un criterio fisso per l’inserimento della parola chiave in una pagina web o in un articolo. Tutto dipende dalla parola chiave stessa, dalla strategia scelta, dall’argomento, dalla tipologia di pagina web. Ti rivelo ora, però, alcuni piccoli trucchetti per non sbagliare nel suo inserimento.
Titoli
Se c’è un posto in cui la parola chiave diventa essenziale, quello è di certo il titolo 1, quindi il titolo principale. Questo è il primo che viene letto e che ha più importanza nella determinazione del tema di cui parla la pagina da parte di Google e dei motori di ricerca in generale. Ricorda di posizionare sempre la parola chiave principale che hai scelto all’inizio del titolo 1 (se possibile).
E negli altri titoli? Sarebbe bene inserire la parola chiave circa nel 70% degli altri titoli, ma fai attenzione a non esagerare! Se si tratta di una long tail keyword la percentuale si abbassa di gran lunga: potresti rischiare di avere titoli quasi tutti uguali e di ricadere nel keyword stuffing.
Paragrafi
All’interno dei paragrafi sarebbe bene inserire la parola chiave principale con una proporzione inferiore a una volta ogni novanta parole, altrimenti il keyword stuffing potrebbe essere dietro l’angolo! Ovviamente, anche in questo caso, questo numero è convenzionale e non è valido per tutti gli articoli che andrai a scrivere in ottica SEO. Quando si parla di pagine web statiche, infatti, la proporzione è di gran lunga minore. Ricorda di prendere sempre in considerazione il caso in cui ti trovi!
Meta descrizioni e immagini
Anche nella meta descrizione della pagina web e nell’alt text delle immagini la parola chiave scelta non deve mancare. Nella meta descrizione è sufficiente la sua presenza un’unica volta, per quanto riguarda le immagini, invece, il discorso è diverso.
È necessario che la keyword principale sia presente nel titolo (che deve avere un particolare formato) e nell’alt text della foto in evidenza, mentre nelle altre, contenute nel corpo dell’articolo o della pagina web, andremo a mettere qualche correlata. Ricorda: cerca sempre l’equilibrio e non esagerare, mai.
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